A Diacceto, da molti anni, i ragazzi partecipano con entusiasmo ai laboratori di Arteterapia condotti dagli educatori Oda. Recentemente è stato avviato – con grande gradimento da parte dei ragazzi protagonisti – anche un progetto pilota di Arteterapia in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi.
Si chiama “La bellezza inclusiva” e si è articolato in una serie di laboratori espressivi che, per otto settimane, ogni venerdì, ha consentito a 12 ospiti del centro di approfondire alcune tecniche artistiche grazie a un pacchetto di lezioni preparate dagli esperti degli Uffizi.
Il progetto era sviluppato in tre sezioni: la prima ispirata al metodo del divisionismo, la seconda alla natura morta (Still Life) con uso di fotografia e giochi di luce, la terza ha riguardato il modellaggio. Ad ogni argomento sono state dedicate più giornate, precedute da un incontro iniziale condotto dalle educatrici del centro, che hanno spiegato agli utenti l’applicazione di queste tre tecniche con il supporto di materiale didattico (slide e filmati) reso disponibile dalle Gallerie degli Uffizi – Area Mediazione Culturale e Accessibilità.
E così i ragazzi e le ragazze protagonisti hanno potuto dedicarsi a sperimentazioni nuove: partendo dall’osservazione delle opere di artisti come Plinio Nomellini e Medardo Rosso hanno provato a riprodurne le tecniche, con tempere, matite, pennarelli, creta e inserti di foto applicati sulle tele. Un gruppo di loro, invece, si è cimentato con la fotografia di nature morte: i ragazzi hanno scelto gli oggetti, composto l’immagine, e poi scattato cambiando sfondi e luci per osservarne gli effetti sul risultato finale.
“Si è trattato di un’iniziativa inedita che è stata accolta con entusiasmo dai nostri operatori, che da tempo conducono laboratori di arteterapia nella struttura e che questa volta si sono messi a disposizione per condurre questi, e dai ragazzi che si sono appassionati e applicati con impegno in questa novità – commenta Don Fabio Marella, presidente della Fondazione Oda – Per questo ci preme ringraziare le Gallerie degli Uffizi, e in particolare la dottoressa Anna Soffici, che hanno messo a disposizione le loro competenze per portare l’arte dentro il nostro centro e renderla accessibile anche alle persone con disabilità”. Il progetto pilota è stato realizzato grazie al sostegno dell’Arcidiocesi di Firenze – Ufficio per la Pastorale delle persone con disabilità e, decollato dal centro Oda di Diacceto, potrebbe ora essere esteso ad altre realtà.